Le testimonianze di chi va “Su e giù per le storie” insieme a noi
Il progetto “Su e giù per le storie” di Nessuno Escluso – LeggiAMO 0-18 FVG, nella sua seconda edizione nei quartieri Rizzi, San Domenico e Villaggio del Sole di Udine, coinvolge molte realtà attive del territorio locale.
In occasione della conferenza stampa “Su e giù per le storie”, che si è svolta nella sede della Regione FVG a Udine il 24 luglio e alla quale hanno partecipato Elena Mengotti – P.O. Direzione centrale cultura e sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Referente per LeggiAMO 0-18, Federico Pirone – Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Udine, Mara Fabro di Damatrà Onlus e Barbara Vatta – Centro Salute per il Bambino, e Cristina Marsili – Responsabile del SBHU Sistema Bibliotecario del Friuli e della Biblioteca Civica Joppi di Udine, abbiamo raccolto alcune testimonianze degli operatori e dei partecipanti coinvolti: le condividiamo ringraziando tutti per l’entusiasmo, l’impegno, la partecipazione e la preziosa collaborazione!
Sandra Odorico – Cooperativa Itaca
La Cooperativa Itaca, grazie a un progetto di integrazione del Servizio sociale del Comune di Udine, ha realizzato delle attività di promozione e di attivazione di un gruppo di ragazzi con disabilità dai 19 ai 25 anni, con il fine di renderli protagonisti e partecipi della vita attiva e della cittadinanza. La sede di Itaca è nel quartiere dei Rizzi e, visto come il progetto “Su e giù per le storie” coinvolge i bambini, riesce a farli giocare e dialogare insieme agli adulti, abbiamo proposto ai nostri ragazzi se fossero interessati a diventare anche loro protagonisti di questa animazione culturale. Loro hanno accolto positivamente la proposta, ognuno con le proprie caratteristiche, e tutti hanno condiviso molti momenti di animazione e di lettura. Hanno realizzato con le loro mani un teatrino di cartone durante un laboratorio e hanno colorato le cassette che contengono i libri del progetto di book-crossing, prodotte dalla falegnameria di Casa dell’Immacolata. Siamo tutti stati una parte di un grande ingranaggio di attivazione sociale. I nostri ragazzi si sono sempre resi partecipi di azioni da protagonisti: non hanno “subìto” le letture, i giochi e le attività del progetto, ma sono stati e sono parte attiva di questi momenti di condivisione. La collaborazione con gli operatori di LeggiAMO 0-18 è stata proficua e “generativa”. I volontari della lettura sono bravissimi perché riescono a coinvolgere i ragazzi facendoli appassionare all’ascolto. Poi, nel corso degli incontri si innesca una prossimità importante, per cui alla fine della giornata i nostri ragazzi interagiscono con i volontari e anche loro si mettono a leggere le storie ai bambini. Una cosa bella di questi incontri è che non vi partecipano solo bimbi, ma ci sono veramente persone di tutte le età, anche la signora anziana in carrozzina accompagnata dal figlio quarantenne viene ad ascoltare le letture o a partecipare all’animazione. Questi appuntamenti, inoltre, a noi servono anche come volano per innescare anche nuove connessioni con altri volontari. Lì hai una ricchezza di persone del territorio e di fuori che non può che generare altre idee. Noi intendiamo incentivare queste iniziative trasversali sul territorio, perché questo permette di creare connessioni che vanno oltre al singolo progetto, che creano connessione tra più partner, il pubblico e il privato (c’è la biblioteca, ma c’è anche il Comune, c’è l’associazione di volontari). L’impatto delle attività è sicuramente positivo e accrescente di opportunità. Il giorno dopo nel parco ci sono altri bambini che leggono, c’è il book-crossing, ci sono i libri che girano… la lettura diventa contagiosa.
Mery Pagliarini – Get Up/Punto Luce Save the Children Udine
Get Up/Punto Luce costituisce oggi una struttura di comunità, una reazione del territorio nella direzione di andare incontro alle esigenze di un quartiere con forti tassi di disagio: si è creata una forte alleanza sul territorio e un’ottima risposta da parte del quartiere. San Domenico è stato dichiarato da Save The Children un quartiere a rischio di povertà educativa e i Punti Luce sono una risposta operativa all’analisi rispetto alla povertà educativa che Save the Children ha fatto in Italia. In Italia ce ne sono 26 in tutto, e quello di Udine è l’unico in regione. I Punti Luce sono dei centri ad alta intensità educativa, ovvero degli spazi aperti a minori dai 6 ai 17 anni e alle loro famiglie, in cui vengono fatte attività educative di alta qualità e gratuite, che vanno dall’accompagnamento allo studio, allo sport, al gioco, alle attività educative, alle uscite nei musei… promozione della lettura, promozione di stili di vita sani. Ci sono dei gruppi divisi per età e la particolarità del nostro Punto Luce è che si trova all’interno di una scuola, perché, oltre a essere un quartiere periferico e con delle difficoltà forti, ma anche con tante risorse, il nostro è un territorio che subisce il fatto di avere pochi spazi pubblici. Abbiamo deciso anche di aprire anche una biblioteca, che a maggio ha compiuto un anno, e di offrire quindi una serie di letture e attività dedicate anche ai più piccoli, nella fascia 0-6 anni. Con LeggiAMO 0-18 e gli operatori di Damatrà stiamo provando a mettere a sistema le risorse a partire da un tema focale che è il diritto alla cultura, il contrasto alle povertà educative e la promozione della lettura. In questo percorso, tra le tante cose, i minori sono diventati non semplici fruitori e ascoltatori, ma attivi partecipanti. Sono stati educati a creare la relazione con gli altri attraverso il libro, abbattendo qualsiasi barriera, come il gap linguistico, il giudizio dell’adulto, il fatto di collegare la lettura alla prestazione… tutti questi fattori sono venuti meno ed è questo che ha reso il progetto ancor più suggestivo. Sicuramente LeggiAMO 0-18 ha portato un valore aggiunto: da un lato, il fatto di collaborare con una realtà così consolidata su questo tema ha fatto sì che anche l’equipe che lavora all’interno del Punto Luce abbia avuto l’occasione di fare una formazione sul campo; dall’altro, l’equipe di LeggiAMO ha sicuramente portato bellezza … le tende della Tribù che Legge sono bellissime e riuscire a portare colore in un quartiere tanto grigio non è poca cosa! Inoltre la presenza di LeggiAMO 0-18 ha consentito una maggiore diffusione delle azioni di sensibilizzazione e quindi una sorta di effetto “a cascata” su tutto il territorio.
Mirko Martini, della Fondazione Casa dell’Immacolata
Noi ci dedichiamo a migranti minori non accompagnati: per loro è importante appoggiarsi a noi, perché hanno mediamente 16 e 17 anni, sono disorientati e cercano una direzione. Noi facciamo del nostro meglio per dargliela, nel rispetto delle singole situazioni. Tra i ragazzi non tutti hanno aderito al progetto (i caratteri spesso non sono di semplice gestione), ma quelli che hanno accettato sono rimasti entusiasti, si sono lasciati coinvolgere, perché l’approccio alla lettura, al rapporto con il libro, con la relazione era molto libero: le operatrici di LeggiAMO 0-18 (Damatrà) li lasciavano lavorare come meglio potevano. Io ho cercato di motivare i ragazzi che seguivo e il progetto di LeggiAMO 0-q8 è stato un grande alleato perché spronava tutti (noi e loro) a fare cose diverse. A volte penso che forse nemmeno noi operatori siamo in grado di stimolare i nostri ragazzi nel modo corretto, e più input arrivano, più si riesce a intercettare qualche loro interesse: quindi ben vengano progetti così! Due dei ragazzi che hanno partecipato sono bengalesi e conoscono già un po’ l’italiano: si sono lasciati trasportare tantissimo dal progetto di lettura! Erano propositivi, partecipavano tanto volentieri, rispondevano e si emozionavano: le operatrici li hanno affiancati a due ragazzi (uno afgano, l’altro egiziano) meno addentro alla lingua che hanno fatto un po’ più fatica, sia per la componente caratteriale, sia per la difficoltà di comprensione… ma sono comunque rimasti nel laboratorio e hanno osservato. Le collaborazioni con chi porta cose nuove, belle, universali sono sempre stimolanti, aiutano anche noi operatori interni ad ampliare la visione. Vorrei che tutti noi fossimo più attenti a stimolare i ragazzi nel modo corretto e mi piacerebbe che ci fossero più corsi di italiano strutturati, così da supportare tutti i nostri ospiti in modo completo.
Alcune testimonianze dei ragazzi partecipanti e delle famiglie
Pietro, di 9 anni, della Scuola Primaria Enrico Fruch di Udine dice che l’emozione di leggere è molto bella: un’emozione molto intensa. Giacomo, sempre della Enrico Fruch, è un ascoltatore e dice che muoversi di casa per andare ad ascoltare delle storie è proprio bello, curioso e divertente: loro fanno parte del gruppo che si è creato attorno all’Associazione L’Alveare.
Mia Md Manna è del Bangladesh ed è in Italia da soli 5 mesi: ha deciso di fare il lettore di storie per i bambini! Dice che gli piace tantissimo leggere i libri, anche se l’italiano lo parla ancora poco … riesce comunque a leggere insieme agli altri e si è trovato bene con le operatrici di LeggiAMO 0-18 (Claudia, Mara, Ornella di Damatrà) e che gli piace tantissimo partecipare a queste attività!
La mamma di Alice (una bambina di 3 anni) che abita nel quartiere dice che le piace molto che sua figlia possa uscire e vivere il quartiere in cui abita. Trova bellissimo che nei parchi del quartiere ci siano queste proposte così accoglienti. “Anche se Alice è ancora molto piccola – racconta – è sembrata contenta, ha conosciuto altri bambini: per noi famiglie è una gran bella opportunità!”
Leggi qui il comunicato stampa completo della conferenza stampa “Su e giù per le storie”!